Grande successo per il IV Corso di formazione per accompagnatore in grotta turistica
Il Presidente AGTI D’Orilia: “Ora dobbiamo lavorare per la creazione di una scuola di formazione permanente”
120 partecipanti, 8 interventi da parte dei relatori su temi che hanno spaziato dalla storia all’archeologia, alla speleologia e biospeleologia fino ad arrivare alla comunicazione; 9 grotte iscritte al corso, di cui 3 non associate all’AGTI, una grotta proveniente dalla Croazia e due che entreranno a far parte dell’associazione, una pugliese e una friulana. Sono questi i risultati in numeri, che traducono il successo della quarta edizione del Corso di formazione per accompagnatore in grotta turistica, organizzato dall’Associazione Grotte Turistiche Italiane (AGTI) in collaborazione con la Società Speleologica Italiana (SSI), quest’anno ospitati nel Museo “Franco Anelli” delle Grotte di Castellana.
Un entusiasmo che ha coinvolto il pubblico dei partecipanti, numeroso ed attento in tutte e tre le giornate di corso, svoltosi dal 9 all’11 dicembre. Un pubblico che ha potuto apprezzare gli interventi di studiosi del calibro di Paolo Forti, Mario Parise, Luisa Sabato, Massimo Max Goldoni, Vittorio Verole Bozzello, Felice Larocca, Giampietro Marchesi e Salvatore Inguscio.
“Si rinnova il grande entusiasmo e il successo per questa quarta edizione del corso di formazione per accompagnatore in grotte turistiche – ha spiegato il Presidente dell’AGTI Francescantonio D’Orilia – che dimostra l’importanza e l’esigenza di formazione su queste tematiche e spinge sempre di più a lavorare verso un obiettivo più grande e ambizioso, che è quello della creazione di una scuola permanente”.
“Una tre giorni che è stata importantissima per tutto il personale delle Grotte di Castellana e non solo – ha sottolineato il Presidente delle Grotte di Castellana Domi Ciliberti – Siamo stati davvero onorati di ospitare questo corso di formazione che, non soltanto ha fornito informazioni e contenuti di rilievo grazie agli interventi degli esperti relatori, ma ha anche dimostrato come sia efficace e vincente la logica del fare sistema. Una strada che deve essere battuta anche sul territorio, col coinvolgimento dei vari soggetti, e che rappresenta l’unico vero percorso se si vuole elevare la qualità dell’offerta turistica. Accanto poi al fare rete, non dobbiamo dimenticare l’importanza della comunicazione. Abbiamo un prodotto turistico di eccellenza che aspetta solo di essere comunicato e raccontato nel migliore dei modi, nel rispetto anche di questo enorme patrimonio storico scientifico, che abbiamo il dovere di rendere il più possibile fruibile da tutti”.
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